La festa di Iemanjà
rituale
barca in legno, corda, carta e cera
Ogni anno il 2 febbraio, seguendo la tradizione afro-brasiliana, Federica Ricotti offre una piccola barca alla regina del mare Iemanjà, archetipo della creatività, nelle acque di Tellaro in Liguria. Il rito viene accompagnato da percussioni, la barca viene portata in processione fino al porticciolo dove verrà accesa e messa in mare. E’ sempre una sfida, perché se in Brasile il 2 febbraio è piena estate in Italia è pieno inverno. Si dipende totalmente dalle condizioni atmosferiche: con la pioggia si rischia che la barca si spenga ed il mare grosso ne rende difficile la messa in mare. La barchetta ha vita breve, nasce per essere inghiottita dalle onde, è costruita con legnetti restituiti dal mare, corda, carta e cera: dovrà essere accesa e restarvi nonostante il vento, per essere vista anche quando sarà lontana.
Alle volte il mare la prende quasi subito ma spesso accade che vada al largo, allora sembra che possa arrivare fino al Tino e alla Palmaria. Secondo la tradizione nella barchetta vengono messi bigliettini con sopra scritti desideri che Iemanjà farà realizzare; una volta in mare, sulla barca vengono gettati dei fiori bianchi.