Biancaneve e i 62 arcani è una performance sugli eventi della vita interpretati da 62 piccole sculture.
Il risultato di una ricerca sugli archetipi: dai Tarocchi, Qabbalah, numerologia, alla mistica Sufi.
Nel buio della sala gli arcani si accendono, si mostrano in una sorta di spettacolo, al ritmo di una musica. Proporrò d’individuare i più affini, quelli che chiamano attenzione: nel gioco del riconoscimento ci si potrà trovare davanti a se stessi.
Realizzando ogni scultura, plasmandola, costruendola, ho individuato nuovi punti di vista, chiavi, risorse, come se ogni figura avesse qualcosa in più da dire. Ho seguito un percorso: è questo che intendo condividere, questo è il senso dell’opera.
Poiché abbiamo un passato differente, le figure archetipali che ci accompagnano sono diverse da quelle di chiunque altro: come un piccolo sole, ognuno di noi ha intorno a sé i propri pianeti. Perché ognuno possa riconoscerli ho realizzato un catalogo della mostra – che integra l’opera – con la descrizione dettagliata di ogni arcano, che potrà rivelarsi un utile strumento di conoscenza di sé.
Quando Italo Calvino scrisse Il castello dei destini incrociati – accompagnandolo a riproduzioni di carte dei Tarocchi – disse che le sue storie nascevano da ‘un numero finito di elementi le cui combinazioni si moltiplicano a miliardo di miliardi’. È questo lo spirito della performance.